Sabato 7 luglio 2018, dalle ore 10.30 alle ore 20.00, in omaggio ai pittori Eso Peluzzi e Claudio Bonichi, una giornata interamente legata all’arte, nei luoghi dove i due artisti hanno vissuto e lavorato. Nel Borgo Antico di Monchiero, apertura straordinaria delle case museo e degli studi degli artisti che saranno visitabili dalle ore 10.30 sino alle 16.00. Alle ore 16.00, I Musei Peluzzi Bonichi presentano il volume Musei Peluzzi Bonichi, un omaggio a Claudio Bonichi. Alle 18.30, la Fondazione Bottari Lattes inaugura una mostra dedicata ad Eso Peluzzi, a Palazzo Tovegni di Murazzano dal titolo Eso Peluzzi. Il pittore delle more di Cairo.
Promotori dell’iniziativa
La Fondazione Bottari Lattes, l’Associazione Peluzzi Bonichi, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio, La Regione Piemonte, Federculture, Icomos, l’Accademia delle Belle Arti di Roma, l’Associazione Paris/Rome – Rome/Paris, Il Comune di Monchiero ed il Comune di Murazzano.
Interverranno
Egle Micheletto (Soprintendente), Maria Grazia Messina, Alberto Sinigaglia, Aline Arlettaz, Beppe Sebaste, Marc Lazar, Marcelle Padovani, Adolfo Ivaldi – Presidente Fondazione Bottari Lattes, Caterina Bottari Lattes – Vicepresidente Fondazione Bottari Lattes, Maria Pia De Luca Bonichi – Presidente onorario Associazione Musei Peluzzi Bonichi.
Programma
al Borgo Antico di Monchiero – Piazza Eso Peluzzi, Monchiero Alto (Cuneo)
Ore 10.30 – 16.00 Apertura al pubblico degli studi e delle case museo di Eso Peluzzi e Claudio Bonichi e dell’Antico Oratorio dei Disciplinanti, con opere degli artisti.
Ore 16.00 Presentazione del catalogo I Musei Peluzzi Bonichi nel Borgo Antico di Monchiero. Interverranno: Egle Micheletto (Soprintendente), Maria Grazia Messina, Alberto Sinigaglia, Aline Arlettaz, Beppe Sebaste e Marc Lazar.
A Palazzo Tovegni, Via Adami 5 – Murazzano (Cuneo)
Ore 18.30 Vernissage della Mostra Eso Peluzzi. Il pittore delle more di Cairo, a cura della storica dell’arte Ivana Mulatero. La mostra, organizzata dalla Fondazione Bottari Lattes, rimarrà aperta sino al 26 Agosto 2018.
Le case museo e gli ateliers di Eso Peluzzi e Claudio Bonichi
Eso Peluzzi è un grande artista del ‘900 italiano che ha vissuto dal 1948 a Monchiero, nelle Langhe dove ha ristrutturato l’intero borgo settecentesco per adibirlo ad un luogo d’arte. Il 7 luglio, per tutto il giorno, la casa museo e gli ateliers di Eso Peluzzi e di suo nipote, Claudio Bonichi, saranno aperti al pubblico. Claudio Bonichi, considerato uno dei principali esponenti della nuova metafisica, stimato da storici come Luigi Carluccio, Maurizio Fagiolo Dell’Arco e Maria Grazia Messina, fu sedotto dalla magia di questo piccolo borgo dove si trasferì, appena ventenne nel 1963 e vi lavorò per lunghi periodi, collaborando con Eso alla realizzazione di straordinarie opere.
Scoprire i luoghi e i paesaggi che li hanno ispirati, muoversi tra gli oggetti usati come modelli per le loro opere e gli strumenti pittorici usati per eseguirle, ammirare i bozzetti da cui sono nati i grandi affreschi, sono le ragioni per cui l’Associazione e futura fondazione Bonichi Peluzzi, in collaborazione con la Soprintendenza, hanno deciso questa apertura straordinaria al pubblico per l’intera giornata. Il progetto prevede che in futuro le case museo siano aperte al pubblico in modo permanente. Molte delle opere realizzate a Monchiero oggi sono nelle principali GAM italiane. Altre invece sono del tutto inedite ed ancora custodite negli ateliers.
La presentazione del volume I Musei Peluzzi Bonichi, un omaggio a Claudio Bonichi
Eso e Claudio avevano un particolare fil rouge che li legava a Parigi dove hanno spesso lavorato ed esposto. Per questa ragione, il 7 luglio saranno a Monchiero insieme a Maria Grazia Messina, ed Alberto Sinigaglia, la fotografa e giornalista Aline Arlettaz, lo storico Marc Lazar, Marcelle Padovani e Beppe Sebaste che presenteranno il volume mentre Jacqueline Zana – Victor, già curatrice con Marco Bussagli della bellissima mostra “Portrait de Famille” al Musée du Montparnasse, (con opere di Scipione, Eso Peluzzi, Claudio Bonichi e Benedetta) sarà impegnata a presentare il progetto la Semaine italienne a Parigi.
“… nel mio lavoro di storica m’interessava fortemente ricostruire il tenore dei discorsi degli artisti nello studio, indipendentemente da quello che ne possano dire i letterati, i critici, gli interpreti. Che cosa arrovella veramente un pittore quando si trova davanti ad una tela, davanti ad una modella nello studio: qual è la questione fondamentale?” Maria Grazia Messina
“La memoria trasforma le cose; ecco, il discorso della memoria è centrale nella poetica di Claudio Bonichi perché le cose che sono sempre quelle, passano attraverso il filtro della memoria e diventano altro, diventano sogni.” Marco Bussagli
“Dunque era un artista… attento, acuto, ironico. Osservatore della politica e della società e conosceva molto bene anche la Francia e la sua cultura. Di lui mi rimane l’immagine di una perfezione estetica mescolata a un rigore di un pittore di sinistra.” Marcelle Padovani
[Dagli atti del Convegno Omaggio a Claudio Bonichi, I Musei Peluzzi Bonichi , Biblioteca del Senato della Repubblica.]
Vernissage della mostra Eso Peluzzi. Il pittore delle more di Cairo
Presenzieranno all’evento Caterina Bottari Lattes e il Presidente della Fondazione Bottari Lattes, Adolfo Ivaldi, che hanno ideato e realizzato la mostra Omaggio a Peluzzi, il pittore delle more di Cairo, a cura di Ivana Mulatero. La mostra, che si inaugurerà alle 18.30 nelle sale di Palazzo Tovegni a Murazzano, rimarrà aperta sino al 26 agosto.
La mostra è dedicata al corpus pittorico dell’artista Eso Peluzzi (1894 – 1985), ritrattista di stampo realista e venatura umanitaria, paesaggista lirico e sensibile, rarefatto e introspettivo nelle sue natura morte, che si è mosso tra Liguria e Piemonte, dal secondo decennio del XX secolo fino agli anni Ottanta. L’esposizione, il cui titolo fa riferimento al paese di nascita di Peluzzi, Cairo Montenotte (Savona) e all’espressione usata dallo scrittore Giovanni Arpino per descriverlo, è suddivisa in cinque sezioni, che vanno dalle opere dei primordi fino all’ultimo ciclo di dipinti, tra figure, paesaggi e nature morte.
«In questa esposizione che valorizza la fecondità espressiva di Peluzzi, che amava definirsi pittore delle cose semplici che fanno grande il mondo – spiega la curatrice della mostra Ivana Mulatero – si vuole evadere dal mito discreto di pittore delle Langhe, che per molti decenni ha connotato in maniera univoca la sua opera, provando a rintracciare le vicinanze, come anche le distanze, dalle molte avanguardie. Giova stare sul filo degli scambi professionali con i futuristi Farfa e Fillia, o ricordare l’amicizia fraterna con lo scultore Arturo Martini, senza perdere di vista che Peluzzi è stato conteso da galleristi del calibro di Pier Maria Bardi, compagno di affabulazioni degli scrittori Mario Soldati e Gina Lagorio, sostenuto dai critici d’arte Alberto Sartoris e Mario De Micheli, ammirato dai musicisti Uto Ughi e Salvatore Accardo e, non per ultimo, la sua casa accoglieva Sandro Pertini, settimo Presidente della Repubblica Italiana».
Info: FONDAZIONE BOTTARI LATTES, 0173/78.92.82, 011/19.77.17.51 segreteria@fondazionebottarilattes.it MUSEI PELUZZI BONICHI 0173/060266, 0645546376 associazione@museipeluzzibonichi.it www.museipeluzzibonichi.it – www.fondazionebottarilattes.it
in occasione del 75° anniversario dalla nascita dell’artista Claudio Bonichi (1943-2016)