PROGETTO

UNA ASSOCIAZIONE ED IN FUTURO UNA FONDAZIONE CHE TUTELI E PROMUOVA IL BORGO ALTO DI MONCHIERO, RENDENDOLO UN UNICO SPAZIO ESPOSITIVO DELLE OPERE DEGLI ARTISTI PELUZZI BONICHI.

Associazione Peluzzi Bonichi

 

L’ASSOCIAZIONE

E futura Fondazione Peluzzi Bonichi è un’Associazione culturale, non a fini di lucro, appena costituita, per sostenere, divulgare e promuovere i sogni, le opere, gli scritti che, questa famiglia di artisti, ha prodotto nel corso di almeno un secolo. Un’idea nata dalla mostra Portrait de Famille, realizzata da Marco Bussagli nel 2012 per il Musée du Montparnasse a Parigi.

Il progetto vuole – attraverso il recupero e l’esposizione permanente delle opere, nonché la creazione di un archivio, di “rendere visibile” come, quando e perché queste opere sono nate, ovvero la voglia di giocare e di lottare, le rabbie e le solitudini, i sogni, gli amori e le contaminazioni che vibrano silenti, tra le tele e le carte di questi artisti e dei loro amici.

L’Associazione vuole così coinvolgere persone ed Istituzioni che condividano lo stesso desiderio,  rendere la memoria, futuro.

 

GLI ARTISTI

Bonichi è un nome noto agli studiosi di arte per  la storia centenaria di una famiglia che vanta tra gli altri: Scipione (Gino Bonichi), il fondatore della Scuola Romana negli anni ’30 e, prima di lui,  antenati come Bindo Bonichi, poeta e rimatore senese, sodale di Dante.

Eso Peluzzi, artista tra le due guerre, le cui opere sono nelle principali GAM italiane, è un artista intimista, pittore di silenzi, contemporaneo di Scipione, presente alle stesse Biennali e Quadriennali ed oggi, nelle principali GAM Italiane.

Così, quando la figlia di Peluzzi, Elsa, allora corteggiata da Carlo Levi, si innamorò di Franco Bonichi, nacque Claudio, un pittore virgiliano, come amava definirlo Carluccio; metafisico, il pittore del vuoto, secondo M.F.Dell’Arco. Da Claudio Bonichi, nacque poi la figlia, Benedetta, oggi artista internazionale, premiata con Targa d’Argento della Presidenza della Repubblica Italiana.

 

LA SEDE

Fu Eso Peluzzi, in uno dei suoi vagabondaggi autunnali, a caccia di paesaggi da ritrarre, a scoprire Monchiero nel 1948. Lo restaurò completamente e trasformò l’intero borgo nella sua dimora. In seguito donò al nipote un’ala della casa seicentesca in cui Claudio sedicenne scoprì la sua vocazione di pittore, come del resto accadde alla figlia Benedetta, vent’anni dopo. E da lì passarono tanti artisti ed intellettuali, Presidenti e musicisti, modelle e scultori, oggi come allora.

 

I MUSEI

Il progetto è quello di esporre stabilmente una raccolta di circa 150 opere degli artisti Bonichi Peluzzi nell’Antico Borgo di Monchiero. Monchiero che, con i suoi due campanili, un Santuario, un Oratorio, una Cappella, l’Ex Convento dei Pellegrini e la casa museo di Claudio Bonichi, gli affreschi e le sculture degli artisti, diverrebbe un luogo di memoria, proiettato nel futuro.

Una sede espositiva stabile e permanente da cui partire per promuovere attività di scambio e divulgazione, con Accademie, Pinacoteche, Biblioteche italiane e straniere, coinvolgendo i giovani studiosi ed amanti dell’arte, ospitandoli e mettendo a loro disposizione gli archivi.

 

GLI ARCHIVI

Lì, sarà anche conservato l’archivio, con  manoscritti,  lettere, disegni e oggetti di poeti amici quali: Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto, Raffaele Carrieri, Giorgio Soavi, Giulio Einaudi, Giovanni Arpino, Livio Garzanti, Enrico Vallecchi, Sandro Pertini, Elio Petri, Pablo Hermando Fernandez, Baltasar Porcel e le musiche di Ezio Bosso che ha composto ESOCONCERTO, ispirandosi alle opere di Eso, oggi eseguito in tutto il mondo e molti altri ancora.

 

IL PROGETTO ESECUTIVO

Procedere al restauro del Museo Peluzzi e delle casa-museo di Claudio Bonichi, e creare il museo Bonichi, affinchè siano aperti al pubblico in modo permanente.

Procedere ad una catalogazione completa delle opere e alla creazione di un archivio.

Procedere con donazioni di cataloghi ed opere, scambi, presentazioni e pubblicazioni in cui soprattutto i giovani interessati siano protagonisti, inserendo questo progetto in una rete nazionale ed internazionale, aperta a studiosi, artisti e Istituzioni, presentando ed accogliendone idee e progetti.

 

UN PUNTO DI PARTENZA

Per proiettarsi all’esterno, inserendosi e legandosi ad una rete di persone ed Istituzioni che con fatica ed entusiasmo perseguono gli stessi fini e gli stessi ideali, Custodire il tempo e proiettarlo nel futuro.

 

Portrait de famille

 dal 1912 al 2012

150 opere della famiglia Peluzzi Bonichi